Osservatorio del Re (1915-1918) e colonna romana (1932)

In via Medaglie d'Oro, sulla presa 15 del Montello

Descrizione

In via Medaglie d’Oro, sulla presa 15 del Montello, una casa rurale conserva nel sottosuolo gli osservatori dai quali Re Vittorio Emanuele III seguì, durante la prima guerra mondiale, la battaglia finale di Vittorio Veneto (Battaglia del Solstizio) tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico, dal 27 al 29 ottobre 1918. Si può ammirare anche una colonna romana, inviata dalla capitale come monumento al sovrano.

 Le morbide linee del Montello e la pace che troviamo tra i suoi boschi e prati, portano ancora oggi i segni di uno degli avvenimenti che ha profondamente segnato la memoria popolare: la Grande Guerra.
Il fiume Piave, oggi così caro, quasi una moderna divinità pagana, per quasi un anno, durante la Prima Guerra Mondiale, è stato il confine tra il Regio Esercito e l’Esercito Austro-Ungarico. Infatti, le battaglie fondamentali che si combattono tra il Novembre del ’17 e il Novembre del ’18 vengono chiamate le Tre Battaglie del Piave.
Quella che oggi ci interessa per scoprire un nuovo angolo di territorio, è la terza, o meglio conosciuta come la Battaglia di Vittorio Veneto, che ha inizio il 24 Ottobre del 1918. Dopo le prime giornate di resistenza da parte dell’esercito austro-ungarico, il 27 Ottobre inizia la costruzione da parte dell’offensiva italiana dei ponti per attraversare il Fiume, principalmente concentrata tra il Ponte della Priula e Vidor.
Proprio tra il 27 e il 29 Ottobre, a Crocetta del Montello arriva Re Vittorio Emanuele III, per assistere alle operazioni belliche. Viene ospitato nella casa colonica Ca’ Benedetto, nella quale viene ricavato un bunker al piano interrato, con feritoie che guardano verso la Piave, fronte di guerra. Questo avvenimento da il nome a questo luogo, l’Osservatorio del Re, che possiamo visitare ancora oggi, lungo la presa 15. Adiacente al bunker troviamo una Colonna Romana, posta qualche anno più tardi, nel 1932, in pieno Regime Fascista. É lampante il legame che il movimento si attribuisce con la Roma Imperiale, ma questa è un’altra storia.
Entrando nel bunker e affacciandosi dalle feritoie, chiudendo gli occhi per un attimo, si può ancora udire l’echeggiare della battaglia, la brutalità dell’assalto e quel Fiume, oggi sacro alla patria, che innalza un muro tra i due eserciti. Aprendoli nuovamente, ci troviamo di fronte ad un meraviglioso panorama. Le Colline del Prosecco, che come un’onda si infrangono sulle Prealpi, che svettano subito dietro, per regalarci un minuto di pace.
 The smooth lines of the Montello hill and its peaceful woods and meadows still carry the signs of one of the goriest event that happened in this area: the Great War.
The river Piave, so dear today, as a modern pagan deity, during the First World War became for one year the border between the Italian and the Austro-Hungarian army. In fact, the crucial battles wich occured between Novembre 1917 and November 1918 are called the Three Battles of River Piave.
The one we mention today to discover something new about our region is the third one, also known as the Battle of Vittorio Veneto, which started on October 24th 1918. On the first days, the Austro-Hungarian army stood up, but starting from the 27th the Italian army started building the necessary bridges to cross the river, mainly between Ponte della Priula and Vidor.
Between October 27th and 29th King Vittorio Emanuele III arrives in Crocetta del Montello to witness the military operations. He was hosted in Ca’ Benedetto, a country house, which has a bunker in its basement, with loopholes facing the Piave river. This event gives the name to this place: the King’s Observatory, that we can still visit today. Next to the bunker we can see a Roman Column, placed there a few years later, in 1932, during the Fascist movement. It is clear how fascists considered themselves related to the imperial Rome and used its symbols, but this is another story to tell.
Entering the bunker, approaching the loopholes and closing your esyes for just a second lets you experience the noise of the battle, the brutality of the assault and that river putting up a wall between the two armies. Opening your eyes, you can admire a beautiful landscape. The Prosecco Hills, like a wave, crashing against the Prealps, right behind them. You can find there a minute of peace.

Ultimo aggiornamento: 20/08/2024, 12:47

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